Il mercato italiano è stato l’unico in Europa a chiudere in positivo con l’indice FTSE MIB che è salito dell’1,32% a 15.548 punti. La Borsa di Parigi ha chiuso in ribasso dello 0,64% con il CAC 40 a 3.103,60.
La Borsa di Francoforte chiude in calo dello 0,63% con il DAX a 5.928,68; ed infine chiusura in calo anche per la Borsa di Londra: l’indice FTSE lascia lo 0,30% a 5.510,82.
Bloomberg riferisce che il credit-default swap sull’Italia, con cui ci si protegge dal rischio default, sono in rialzo a 517 punti. Le due grandi banche italiane rimangono molto indietro nella classifica europea della reddittività: il ROE, l’indice sulla Redditività del capitale proprio, che è uno degli indici più importanti per stabilirne la dinamicità di Intesa San Paolo al 30 giugno scorso era del 4,9%, quello di Unicredit del 4,2%, contro una media del 12,8% delle due principali banche svizzere UBS e Credit Suisse, del 12% netto dei grandi istituti tedeschi. Molto meglio fanno anche le spagnole BBVA al 13,9% e Santander al 10%.
Il primo ministro britannico David Cameron al Question Time, la Camera dei Comuni ha detto che la situazione in Italia sottolinea ulteriormente la necessità di un piano credibile per affrontare il debito e assicurare la fiducia dei mercati. È stata la voce che Berlusconi si sarebbe dimesso?
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