• Home
  • Info
Trading Online, le forme principali
Opzioni binarie, la finanza alla portata di tutti
Creditsafe, il futuro è assicurato
Barclays, l’investimento è garantito
Decreto Bankitalia, UE sospetta aiuto di stato alle banche
  • Analisi Tecnica
  • Aziende e Lavoro
  • Banche
  • Borsa
  • Strumenti Finanziari
    • Azioni
    • Derivati
    • Fondi
    • Obbligazioni
  • Trimestrali e Bilanci
  • Wall Street

Italia fanalino di coda dei Paesi dell’area Ocse

10 Mar 2011
Daniela F
Macroeconomia

A causa della crisi, rallenta la crescita delle sette principali economie mondiali.Il nostro Paese ha registrato un incremento del Pil dell’1,3% rispetto al trimestre precedente; la Germania un più significativo +4%.

L’Italia sembra diventare così il fanalino di coda dei Paesi dell’area Ocse che su base annuale hanno visto nel quarto trimestre del 2010 un rialzo del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2009.

A livello congiunturale, la crescita economica delle principali sette economie al mondo rallenta e, nel quarto trimestre del 2010, il Pil dell’area ha messo a segno un rialzo dello 0,4% contro il +0,6% del trimestre precedente.

La crescita Italiana rallenta allo 0,1% rispetto allo 0,3% del terzo trimestre 2010; la Germania allo 0,4% dopo il +0,7% del trimestre precedente mentre la Francia resta stabile allo 0,3%. Subisce una contrazione la crescita economica in Giappone (-0,3%) e in Gran Bretagna (-0,5%), mentre accelera quella degli Stati Uniti: +0,8% rispetto a +0,6% del terzo trimestre.

Il calo in Giappone è dovuto al ritiro delle misure di stimolo e in Gran Bretagna al clima rigido che ha frenato la costruzione e l’edilizia. In conclusione nell’intero anno 2010 il Pil nell’area Ocse è salito del 2,9%, in rialzo rispetto al calo del 3,5% del 2009.

Per quanto riguarda l’economia italiana, una buona notizia arriva da Unioncamere sulla base di Movimprese, secondo lo studio, il 2010 si è chiuso con un buon risultato per il sistema delle imprese italiane.

Alla fine dell’anno, il bilancio anagrafico tra le aziende nate e quelle che hanno cessato l’attività ha fatto registrare un aumento di 72.530 unità, in crescita dell’1,2% rispetto all’anno precedente. L’esito positivo rappresenta il saldo migliore dal 2006 ed è dovuto alla ripresa delle nuove iscrizioni, risultate pari a 410.736 unità,ed al contemporaneo rallentamento del flusso delle cessazioni, pari a 338.206 unità, che risulta essere il valore più contenuto degli ultimi quattro anni.

Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!

Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.
economia italia, italia, ocse, pil, pil iatlia, Ripresa



Commenti



Articoli collegati

  • Rallenta il Pil dell’Ocse: Italia e Usa in controtendenzaRallenta il Pil dell’Ocse: Italia e Usa in controtendenza
  • Draghi al Wsj: rischi di ribasso e ripresa lentaDraghi al Wsj: rischi di ribasso e ripresa lenta
  • Monti parla della manovra e della fase dueMonti parla della manovra e della fase due
  • Crisi e ripresa: ma qual è stato il miglior anno per l’economia nell’ultimo decennio?Crisi e ripresa: ma qual è stato il miglior anno per l’economia nell’ultimo decennio?
  • Notizie macroeconomiche:  PIL e occupazione lenti, mentre l’inflazione aumentaNotizie macroeconomiche: PIL e occupazione lenti, mentre l’inflazione aumenta
About the Author

Facebook