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Riforma lavoro, resta nodo risorse per ammortizzatori sociali

06 Mar 2012
Giuseppe T
Aziende e Lavoro

Mentre non esiste ancora una data di convocazione ufficiale per le trattative tra governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro, continua la polemica intorno al nodo centrale delle risorse da destinare agli ammortizzatori sociali. Domenica, i sindacati confederali erano insieme in piazza a Roma, per la manifestazione in favore dei lavoratori dell’edilizia.

Tutti e tre i leader nazionali hanno polemizzato con il ministro Elsa Fornero e l’intero governo, a causa dell’assenza di voci concrete per reperire le risorse che andranno a rinfoltire gli ammortizzatori in favore dei lavoratori che perdono il lavoro. Infatti, nell’impostazione del ministro del Welfare, bisogna incrementare la flessibilità in uscita, in modo da attirare investimenti e creare maggiore occupazione.

In cambio, i contratti di ingresso sarebbero a tempo indeterminato, tranne poche eccezioni, in modo da evitare che la flessibilità del lavoro si trasformi in precarietà. A fronte di una maggiore probabilità di essere licenziati (si parla di sospendere l’articolo 18 per i primi tre anni di assunzione in azienda), lo stato estenderebbe a tutti i 12 milioni di lavoratori le tutele oggi beneficiate solo da non oltre 4 milioni.

Ma i nuovi sussidi di disoccupazione comporterebbero costi aggiuntivi a carico dello stato, mentre l’allargamento della cassa integrazione ordinaria dovrebbe essere a costo zero, in quanto sarebbe fruita su meccanismi puramente assicurativi, ossia sulla base dei contributi versati.

Il governo sostiene che bisognerà trovare almeno 1-2 miliardi, che i sindacati chiedono di individuare subito e in assenza dei quali non sono disposti a discutere, perché la trattativa verterebbe sul nulla. E se il segretario Cgil, Susanna Camusso, propone di tassare i patrimoni o di tagliare la spesa dei ministeri, il segretario Cisl, Raffaele Bonanni, chiede che si utilizzino parte delle molte risorse sottratte con l’ultima riforma delle pensioni.

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