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Europa, Cina e proprietà intellettuale

03 Giu 2011
Daniela F
Aziende e Lavoro, Macroeconomia, Notizie

L’Europa comincia a cercare di difendere i diritti della propiertà intellettale dei prodotti europei, messi sempre più sotto pressione dalla Cina. La Commissione Europea Impresa e Industria partendo dai risultati di un progetto pilota sviluppato dal 2008 al 2010, sta cercando di aiutare le piccole e medie imprese.


Nell’Unione europea, circa 23 milioni di piccole e medie imprese (PMI) rappresentano circa il 70% dei posti di lavoro dell’UE e del PIL europeo, la loro flessibilità è vista come un importante motore di innovazione e di creazione di posti di lavoro. Il potenziale di innovazione e crescita delle PMI europee è fondamentale per la prosperità dell’UE nel suo insieme. Tuttavia, nel mercato globale, sta diventando sempre più difficile per le PMI a sviluppare e mantenere un vantaggio competitivo. Grandi idee di business hanno bisogno di accedere a una serie di strumenti di business e di supporto a rimanere un passo avanti rispetto alla concorrenza.

Lo Small Business Act, il programma quadro per la competitività e l’innovazione, e la strategia Europa 2020 hanno riaffermato l’impegno della Commissione europea a fornire sostegno alla crescita delle PMI in modo da garantire il loro costante contributo alla competitività economica dell’Europa.

Al fine di fornire i meccanismi di sostegno necessario, la Commissione europea ha sviluppato una vasta rete di programmi di approfondimento e risorse per aiutare le PMI europee prosperare nell’economia di oggi.

Lo sportello China Intellectual Property Rights (IPR) per le Piccole e Medie Imprese è un progetto finanziato dal programma CIP della DG Impresa e Industria della Commissione Europea. Il progetto dispone di un budget pari a 3 milioni di euro fino al dicembre 2013 per sostenere le PMI europee a proteggere i loro diritti di proprietà intellettuale in Cina, attraverso la fornitura di informazioni e servizi gratuiti, quali esperti di prestatori di servizi alle imprese e consulenti.
Spesso le PMI non prevedono l’adozione di alcuna strategia per la protezione della proprietà intellettuale. Lo sportello mira, infatti, a fornire informazioni e formazione sull’importanza di attuare strategie di prevenzione (attraverso la registrazione dei diritti di proprietà intellettuale) prima di entrare nel mercato cinese e a supportare le PMI europee che hanno subito violazione dei diritti di proprietà in Cina.
Lo sportello, inoltre, fornisce servizi per intraprendere collaborazioni commerciali con partner cinesi e organizza corsi di formazione sui diritti di proprietà intellettuale (dunque tutto ciò che attiene brevetti, marchi, licenze, etc.) e sulle strategie di protezione per contrastare la contraffazione.
Per ulteriori informazioni visitare il seguente sito:  www.china-iprhelpdesk.eu/index.php

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