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Oggi cda MpS a forte tensione tra Fondazione e Profumo

12 Dic 2013
Giuseppe T
Banche, Società Quotate Italia

Oggi cda MpS a forte tensione tra Fondazione e ProfumoSi terrà oggi il consiglio di amministrazione di MpS, che si preannuncia ad alta tensione. Il board è chiamato ad esprimersi sulla proposta di delibera che la Fondazione intende presentare nell’assemblea convocata per il 27 del mese, a integrazione della proposta del manager per l’aumento da tre miliardi. Palazzo Sansedoni punta a rinviare l’aumento a dopo il 12 maggio, mentre il presidente Alessandro Profumo e l’ad Fabrizio Viola sono decisi a non mollare sui tempi, chiedendo agli azionisti di approvare una ricapitalizzazione da attuarsi entro il primo trimestre dell’anno prossimo.

Per questo, la Fondazione minaccia di non votare l’aumento di MpS e avrebbe i numeri per bloccarlo. In quel caso, la banca sarebbe quasi certamente nazionalizzata, visto che i tre miliardi della ricapitalizzazione servirebbero a Profumo per rimborsare i tre quarti dei 4,07 miliardi dei Monti-bond sottoscritti dal Tesoro a febbraio al tasso non certamente di favore del 9% annuo (+0,5% ogni due anni).

La Fondazione oggi non dovrebbe avere i numeri per fare passare in cda la sua proposta di delibera, visto che dei sei consiglieri in sua rappresentanza sui dodici totali, due sono proprio Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, i due manager con cui si sta realizzando un durissimo scontro.

La Fondazione teme di non essere in grado di cedere sul mercato almeno parte del suo pacchetto del 33,5% di MpS, visto che necessita di rimborsare i 339,15 milioni di debito residuo. Per questo chiede il rinvio dell’aumento, ma che Profumo ritiene essenziale attuare nei primissimi mesi dell’anno, visto l’importo altissimo dell’operazione e dati anche gli accordi con le banche del consorzio di garanzia, guidate da Ubs, le quali non accetterebbero un rinvio oltre la data del 31 gennaio.

Alessandro Profumo mps, consiglio amministrazione mps, fondazione mps assemblea



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