• Home
  • Info
Trading Online, le forme principali
Opzioni binarie, la finanza alla portata di tutti
Creditsafe, il futuro è assicurato
Barclays, l’investimento è garantito
Decreto Bankitalia, UE sospetta aiuto di stato alle banche
  • Analisi Tecnica
  • Aziende e Lavoro
  • Banche
  • Borsa
  • Strumenti Finanziari
    • Azioni
    • Derivati
    • Fondi
    • Obbligazioni
  • Trimestrali e Bilanci
  • Wall Street

Poste Italiane, privatizzazione vicina. Dipendenti nel capitale

10 Gen 2014
Giuseppe T
Notizie

Poste Italiane, privatizzazione vicina. Dipendenti nel capitalePoste Italiane sta per essere parzialmente quotata sul mercato. E’ quanto è stato riferito al termine dell’incontro di ieri sera tra l’ad Massimo Sarmi ed alcuni esponenti del governo e dell’Agcom, nonché della Ragioneria dello Stato. L’ipotesi sarebbe di cedere sul mercato il 30-40% delle azioni, che ad oggi sono al 100% del Tesoro, dopo che il 35% è stato ceduto dalla Cdp nel 2010, attraverso un’operazione di swap delle azioni.

Della quota che dovrebbe essere offerta e poi scambiata a Piazza Affari, il 65% circa dovrebbe andare agli investitori istituzionali, il 2-5% circa ai dipendenti e il resto al canale retail.

I dipendenti potrebbero anche eleggere un loro esponente nel consiglio di amministrazione di Poste Italiane e considerando che il 51% di loro ha una tessera della Cisl, è probabile che sia il sindacato a guida Raffaele Bonanni che potrebbe beneficiare di tale previsione.

Quanto al valore della quota, essa dovrebbe essere di circa 3-4 miliardi, se teniamo conto che Deutsche Bank valutò Poste Italiane intorno ai 10 miliardi nel 2010, all’epoca dello swap tra Cdp e Tesoro.

Allo stesso tempo, ieri si è discusso del rinnovo dell’accordo tra la Cdp e Poste per la gestione della raccolta del risparmio, dopo che lo stesso è scaduto lo scorso 31 dicembre. Alla luce della privatizzazione prossima potrebbe rendersi possibile una contrattualizzazione a tutti gli effetti di tale accordo, così come la regolazione dei crediti intercorrenti tra stato e Poste, che varrebbero 2 miliardi di euro.

Del gruppo Poste Italiane fanno parte anche le business unit Bancoposta e Poste Vita, che di recente Sarmi avrebbe voluto parzialmente quotare in borsa, salvo adesso essere cambiata la strategia, in modo da non colpire la valorizzazione dell’intero gruppo.

accordo cdp poste, poste italiane azioni mercato, poste italiane piazza affari



Commenti



Articoli collegati

  • Venezuela impone tetto massimo ai prezzi. Manette per trasgressoriVenezuela impone tetto massimo ai prezzi. Manette per trasgressori
  • Barilla: arriva maxi-rifinanziamento da 1 miliardoBarilla: arriva maxi-rifinanziamento da 1 miliardo
  • La crisi arriva a Cipro, possibili aiuti a banche NicosiaLa crisi arriva a Cipro, possibili aiuti a banche Nicosia
  • Pericolo veicoli senza assicurazione: 3 milioni in circolazione sono sprovvistiPericolo veicoli senza assicurazione: 3 milioni in circolazione sono sprovvisti
  • FonSai, Mediobanca crea consorzio per aumento capitaleFonSai, Mediobanca crea consorzio per aumento capitale
About the Author

Facebook