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Treasury Inflation Protected Securities (TIPS)

15 Nov 2011
Daniela F
Analisi Tecnica, Macroeconomia

Gli analisti statunitensi stanno mostrando la loro avversione per le obbligazioni del Tesoro, sostenendo che le rese, in questo momento, sono irrazionalmente basse e non riflettono accuratamente il rischio di credito degli Stati Uniti.

Poiché l’inflazione ha già un valore superiore ai rendimenti dei titoli, ed è destinata ad aumentare ancora di più, il Tesoro americano offrirà un rendimento inadeguato nella migliore delle ipotesi, e nel peggiore dei casi, una perdita di capitale, nel caso di vendita del Buono prima della scadenza naturale. Anche l’inflazione sui titoli del Tesoro Protetti (TIPS) non sembrerebbero così sicuri come si potrebbe pensare.

Fortunatamente, il Tesoro americano sta finalmente pensando di rilasciare delle obbligazioni a tasso variabile (FRN). Questi FRN hanno un grande vantaggio sulle obbligazioni a tasso fisso: se i tassi di interesse salgono, le obbligazioni a tasso fisso scendono, a volte di molto se le obbligazioni hanno ancora un lungo tempo alla scadenza. Per esempio, se i tassi di interesse a 30 anni salissero dal 4 % al 5 %, il prezzo di negoziazione di un bond a 30 anni (di 100 dollari di valore nominale) scenderà a 84,48 dollari. Se si dovesse vendere a quel punto, si perderebbe il 15 % del capitale, l’equivalente di quasi quattro anni di pieno valore dell’interesse. Invece un’obbligazione a tasso variabile su un buon rating di credito, deve essere sempre vicino al cosiddetto par. Se a breve termine, i tassi di interesse salissero dall’1 % al 5 %, l’obbligazione pagherà il 5 % nel periodo di interesse prossimo, quindi sarà ancora in commercio vicino al par. Questo significa che le obbligazioni FRN hanno una sorta di protezione del capitale.

Teoricamente, i Buoni del Tesoro dovrebbero offrire una protezione analoga, se i tassi di interesse restassero sempre al di sopra del tasso dell’inflazione. Ma in periodi come quello attuale, i tassi di interesse si trovano al di sotto dei tassi di inflazione, così il prezzo dei Buoni del Tesoro vengono spinti in alto sopra al punto di pareggio.

Oggi, i Buoni del Tesoro americano a 10 anni hanno una resa solo dello 0,19 % e quelli a 30 anni hanno una resa solo dell’ 1,00 %. Dal momento che i rendimenti obbligazionari reali nei mercati dovrebbe essere nel range dal 2% al 3 %, esiste un potenziale per la perdita del capitale. In effetti, i Buoni del Tesoro americani a 30 hanno un prezzo superiore a 128 dollari, così nei prossimi 30 anni si sono tenuti a trasformare $ 128 in $ 100, in termini reali, e non è un buon affare.

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buoni del tesoro americano, titoli statunitensi



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