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Le banche USA ed il loro gioco di investimento

24 Ago 2011
Daniela F
Banche

C’è stato un tempo in cui i titoli bancari erano un buon investimento. In molti, seguendo questa strada, potrebbero aver collezionato grandi guadagni negli ultimi due anni. Circa un paio d’anni fa, era il momento in cui le migliori banche Usa avevano punti di forza enormi, per i loro business, che non erano completamente minati dalla crisi finanziaria, ed era un buon momento per gli investitori di acquistare azioni bancarie.

Attualmente le banche americane non offrono più il valore e il profitto potenziale del passato, infatti hanno subito il dopo crollo finanziario. Dopo tutta la burrasca dei mercati finanziari e dopo i vari crolli dei alcune piazze della scorsa settimana, le prime sei banche Usa – Citigroup Inc, Bank of America Corp, JPMorgan Chase & Co, Wells Fargo & Co, Goldman Sachs Group Inc, e Morgan Stanley – si trovano in una posizione relativamente impressionante. Goldman Sachs stock è cresciuta circa dell 22 %, Bank of America del 30 %, JPMorgan del 49 % e Wells Fargo del 55 %. Solo Citigroup ha avuto un ribasso di circa il 13 %, mentre Morgan Stanley del 20 %.

Sembrerebbe che ora sia un momento di tranquillità per i titoli bancari, ma i margini si stanno riducendo, la regolamentazione del governo Usa è in aumento e le prospettive per grandi affari si sta prosciugando. In altre parole: i rischi connessi ai titoli bancari sono presenti come non mai, proprio una redditività che non è presente. Il credito bancario tradizionale non è più così redditizio come era una volta. La recessione ha frenato le opportunità e le aziende hanno costruito riserve di cassa di grandi dimensioni, riducendo il loro bisogno di finanziamento bancario.

Il problema più grande è che non c’è alcun incentivo, in questo momento, per le banche di dare capitale a prestito ai risparmiatori a breve termine con tassi di interesse quasi a zero per poi investirli in buoni del tesoro. Naturalmente, ora anche questa strategia viene risicata dal continuo declino dei tassi sui bond del Tesoro. Sulla scia del downgrade del rating del credito degli Stati Uniti di Standard & Poor, il rendimento sui buoni del Tesoro Usa a 10 anni è sceso attualmente al livello più basso, il 2,03 %, da un massimo di quest’anno del 3,77 %.

La politica monetaria Usa continuerà a strizzare l’occhio alle banche e la Fed ha indicato che rimarrà così almeno fino al 2013, ma quella finestra non rimarrà aperta per sempre. I prezzi alla fine dovranno crescere per respingere l’inflazione.

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banche americane, crisi dei mercati, economia usa, investimenti e banche



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